Le neuroscienze
Le neuroscienze rappresentano un ambito di ricerca in rapida evoluzione, cruciale per comprendere il funzionamento del cervello umano e il suo impatto su comportamento, emozioni, apprendimento e salute mentale. Ne parliamo con il prof. Tommaso Pizzorusso, Ordinario di Neurobiologia presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e Leader dello Spoke 8 di THE, per esplorare gli ultimi progressi scientifici e le potenziali applicazioni in campo clinico, grazie ai progetti sviluppati all’interno del Tuscany Health Ecosystem (THE).
Neuroprotesi intelligenti. Un primo significativo ambito di ricerca riguarda lo sviluppo di neuroprotesi avanzate, curato principalmente dalla Scuola Superiore Sant’Anna. Queste protesi sono in grado di restituire alla persona percezioni tattili e termiche, e si integrano con il sistema nervoso, simulando così una sensazione naturale. Grazie a queste tecnologie, le persone con amputazioni possono recuperare sensazioni corporee attraverso impulsi elettrici che stimolano i nervi, migliorando l’integrazione e la funzionalità motoria.
Malattie neurodegenerative e trattamenti per l’Alzheimer. Nello Spoke 8 stiamo svolgendo attività di ricerca su malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. In collaborazione con altre istituzioni, vengono sviluppate molecole innovative con capacità multi-bersaglio, capaci di agire su più proteine contemporaneamente, migliorando così l’efficacia dei trattamenti. Questo approccio a “coltellino svizzero” potrebbe offrire un’azione integrata più potente rispetto ai trattamenti tradizionali.
Nano-anticorpi e Intelligenza Artificiale per i tumori cerebrali. La ricerca dello Spoke 8 esplora anche l’utilizzo di nano-anticorpi, in combinazione con l’intelligenza artificiale, per il trattamento dei tumori cerebrali. I nano-anticorpi, grazie alle loro dimensioni ridotte e alla capacità di penetrazione nel tessuto, possono raggiungere le cellule tumorali in modo più preciso; mentre l’IA contribuisce allo sviluppo di nuovi farmaci, attraverso l’analisi dei dati complessi, per personalizzare i trattamenti in base alla struttura specifica di quel paziente, con la molecola più adatta.
Malattie del Neurosviluppo e Terapia Genica. Un altro fronte rilevante è la ricerca sulle malattie del neurosviluppo, molte delle quali sono di origine genetica e, sebbene siano considerate malattie rare, se considerate nell’insieme risultano frequenti. La ricerca mira a sviluppare indicatori diagnostici più precisi e avanzati, come strumenti di imaging, per valutare l’evoluzione di queste patologie nei bambini. Inoltre, si stanno esplorando terapie geniche che mirano direttamente alle cause genetiche, con studi pilota su disordini come la deficienza di creatina e collaborazioni internazionali, come quella con l’Università di Edimburgo e Neurogenics negli Stati Uniti per la sindrome di Rett. Queste collaborazioni sono cruciali per acquisire competenze per un eventuale passaggio alla fase clinica, con l’obiettivo di sviluppare terapie che non si limitino a gestire i sintomi, ma agiscano alla radice della patologia genetica.