Diventare un efficace divulgatore scientifico è una legittima aspirazione di ricercatori e ricercatrici, ma l’obiettivo richiede numerose abilità: il controllo della voce e del corpo, la capacità di sintesi unita alla duttilità di cambiare registro linguistico a seconda della platea, cosi come la capacità di gestire lo stress per avere una chiarezza espositiva che infonda in chi ascolta un senso di autorevolezza. Queste caratteristiche vengono, però, sempre descritte in termini generali, senza un preciso riferimento oggettivo. Una ricerca coordinata dall’Istituto per la ricerca e l’innovazione biomedica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irib), condotta con l’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali (Cnr-Irpps), l’Unità Ufficio stampa del Cnr e la Redazione scienza di RaiNews24, pubblicata su Plos One, ha permesso, per la prima volta, di scoprire come alcuni dei più noti divulgatori scientifici dell’Ente riescano a controllare lo stress durante un’intervista in diretta senza conoscerne le domande.
> Qui < l’articolo di riferimento sul sito del CNR.
> Qui < l’articolo su Plos One
I comunicatori scientifici erano caratterizzati da alti livelli di autostima e prosocialità, che erano correlati positivamente con gli indici di comunicazione e inversamente correlati con l’età.
Lo studio pubblicato su Plos one ha fornito per la prima volta i correlati psicofisiologici dei comunicatori scientifici esperti. Oggi, nelle università o nelle scuole, la formazione esplicita per i comunicatori non esperti è ancora insolita perché l’attenzione è solitamente rivolta allo sviluppo delle capacità di comunicazione tra scienziati attraverso pubblicazioni sottoposte a revisione paritaria e presentazioni a conferenze. Gli scienziati che sono riluttanti a impegnarsi in attività pubbliche a volte affermano una mancanza di formazione o di fiducia nella loro capacità di comunicare la scienza. L’obiettivo finale dello studio è preparare la futura generazione di scienziati ad affrontare situazioni di comunicazione difficili, come un pubblico scettico o diviso.