Il 7 marzo, al Museo Galileo, l’evento di inaugurazione del Laboratorio di Neuroestetica.
LENS e Museo Galileo: una collaborazione strategica rafforzata dal Progetto Tuscany Health Ecosystem (THE)
La collaborazione tra il Laboratorio Europeo di Spettroscopia Non Lineare (LENS) e il Museo Galileo apre nuove prospettive di ricerca grazie al progetto Tuscany Health Ecosystem (THE). Al centro di questa sinergia c’è la neuroestetica, una disciplina delle neuroscienze che studia i meccanismi biologici alla base della percezione estetica, combinando rigore scientifico e autenticità dell’esperienza artistica.
Il gruppo di ricerca del Prof. Francesco Pavone ha già sviluppato solide basi per lo studio della neuroestetica presso il LENS e il Dipartimento di Fisica dell’Università di Firenze. La collaborazione con il Museo Galileo offre ora l’opportunità di estendere questa ricerca in un contesto museale reale, dove l’arte si fonde con l’esperienza quotidiana per promuovere il benessere.
Il progetto, inserito nello Spoke 3, Sottoprogetto 7 di THE e finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del PNRR, mira a sviluppare nuovi percorsi di supporto clinico che includano l’uso di “arte su prescrizione” e sedute di meditazione, evidenziando il ruolo del museo come luogo di cura.
L’inaugurazione ufficiale del Laboratorio di Neuroestetica presso il Museo Galileo, il primo laboratorio scientifico nazionale inserito in un museo, si terrà il 7 marzo. La giornata si aprirà con una sessione mattutina durante la quale interverranno:
- Fabrizio Cobis, dell’Ufficio II DG Ricerca, in rappresentanza del Ministero dell’Università e della Ricerca;
- Alessandra Petrucci, Rettrice dell’Università di Firenze;
- Elisabetta Cerbai, Direttrice del LENS;
- Francesco Pavone e Roberto Ferrari, rispettivamente Presidente e Direttore Esecutivo del Museo Galileo.
Questa sessione inaugura il dialogo tra istituzioni e rappresenta un importante passo verso la creazione di una rete internazionale dedicata alla neuroestetica, con interventi che illustreranno gli obiettivi e le prospettive future della ricerca.
L’iniziativa intende inoltre favorire la misurazione oggettiva dell’impatto delle esperienze culturali e artistiche sul benessere, arricchendo le politiche pubbliche in ambito salute e innovazione.