I robot sono entrati nelle scuole.
Il prof. Filippo Cavallo e la prof.ssa Laura Fiorini dell’Università degli Studi di Firenze, in collaborazione con Tuscany Health Ecosystem, hanno condotto un progetto in tre scuole della primaria toscane coinvolgendo oltre 100 bambini in un’attività unica: l’interazione con robot sociali antropomorfi (NAO). Un’iniziativa che dimostra come la tecnologia robotica possa integrarsi nel percorso educativo, offrendo nuovi strumenti per la formazione e la ricerca, in particolare nello studio dei meccanismi di apprendimento e formazione, con una specifica attenzione ai bambini con difficoltà cognitive.
L’utilizzo di robot umanoidi crea empatia con i bambini e supporta lo studio dell’attenzione e dello stress durante le attività scolastiche.
In questo caso è stato chiesto ai bambini di raccontare una storia al robot Nao e l’analisi dell’operazione ci ha permesso di misurare dei parametri oggettivi dell’interazione come direzione dello sguardo, fluenza verbale, movimento del corpo. Questo ci ha permesso quindi di poter valutare l’interazione in modo oggettivo, ma anche di identificare dei biomarcatori del livello di sviluppo cognitivo.
In questo caso è stato chiesto ai bambini di raccontare una storia al robot Nao e l’analisi dell’operazione ci ha permesso di misurare dei parametri oggettivi dell’interazione come direzione dello sguardo, fluenza verbale, movimento del corpo. Questo ci ha permesso quindi di poter valutare l’interazione in modo oggettivo, ma anche di identificare dei biomarcatori del livello di sviluppo cognitivo.
Il video dell’intervista è disponibile qui sul canale YouTube di THE – Tuscany Health Ecosystem